Filosofo, sociologo ed economista austriaco.
Professore alla Scuola superiore tecnica di Brünn (1909-19), quindi
all'università di Vienna (1919-49), fu il maggior esponente della
dottrina “universalistica organica” della società e dello
Stato che, trovando il suo fondamento nella categoria di totalità, si
opponeva a ogni concezione individualistica della società. La concezione
universalistica, sostenendo la preminenza della collettività
(società, nazione, classe, ecc.) rispetto ai singoli membri di cui
è composta, considerava la società come un tutto organico, fondato
sullo Stato, inteso come coordinatore dei vari gruppi sociali ed economici. Tale
dottrina, che ebbe molto successo negli anni Trenta, ispirò i vari
tentativi di trasformazione corporativistica dello Stato messi in atto dai
regimi fascisti europei. Tra le opere di
S. si ricordano:
Le
principali teorie dell'economia politica (1910),
Fondamento dell'economia
politica (1918),
Il vero Stato (1921),
Dottrina delle
categorie (1924),
Filosofia della società (1928),
Filosofia
della religione (1947) (Vienna 1878 - Neustift, Vienna 1950).